x miciettaoscura. leggi la descrizione...spero che tu possa perdonarmi.

Non meriti cio che provi adesso so che ci sei rimasta male per le parole dette per l'incomprensione ma sono fatto cosi' sincero, duro a volte ti ho fatto male me ne rendo conto solo adesso pensando tutta la notte. Insonne io mi dispiace so che non meriti tutta la mia ira, il mio nervoso che a volte mi prende Mi spiace farti soffrire ma il mio carattere è cosi. (seconda parte)Perdono Tu sei come il fresco dei prati fragrante leggiadra e pudica e come le verdi frescure baciata dall'alba al tramonto dal sole che ride nel cielo e a notte protetta nei sogni dal manto infinito di stelle (terza parte) Questa non è pace Noi sudiamo nella polvere per i torti subiti Accendiamo il buio perchè un altro scempio non si ripeta Quando qualcuno vaga tra i rami e l'incredulità c'è ancora qualcosa da imparare ancora una follia da perdonare. (quarta parte) Impara a perdonare Tu, anima inquieta che non trovi pace smettila di pensare al male subìto dalla persona che amavi! Tu, che sei stato vittima di qualcuno che forse stà male e ha bisogno di aiuto nel suo cuore... impara a perdonare! Perchè colui che venne perdonò sempre e anche prima dell'oscura signora chiese perdono al Padre, salvando gli uomini, suoi uccisori. E anche tu... Impara a perdonare (quinta parte) Dimentica Non starmi troppo vicino, finiresti per odiarmi Non respirare i miei pensieri, moriresti soffocata Non guardare con i miei occhi, potrebbe non piacerti e non usare le mie frasi, potresti non saper dar risposte Non cercare il giusto, forse, non è sempre ciò che sono.. e ora che sei sola, guarda nei miei pensieri, ma fallo, entrando là, dove ieri eri convinta di farne parte. (sesta parte) PIANGERAI Piangerai. Sì, piangerai, quando seduta sulle scale sbilenche della tua lucida follia, invecchiata dal cumulo degli anni e dal peso delle tue malvagità, ripenserai ai giorni della mia follia. Questo triste, sgangherato uomo che aveva fatto di te una regina, tornerà nei tuoi pensieri di donna così, all'improvviso, una mattina. (settima e ultima parte) Resurrezione L'anima mia banchetta, e il cuore alza il calice del perdono. Troppo a lungo si son pasciuti i miei occhi della tua sofferenza. Oggi le tue membra stanche, riposano nel freddo abbraccio della morte. Il tuo pallore si confonde col bianco sudario della tua esistenza. I contorni del viso si perdono in una dimensione sconosciuta. Mi intenerisco. Dalle tue membra si sprigiona una luce penetrante che pervade il mio essere e mi riporta alla mente sentimenti puri che risorgono dal loro sepolcro e mi infondono calore vitale. Tu, che ormai monda da ogni debolezza terrena, ti prepari a rinascere, volgi uno sguardo pietoso su di me perchè è tempo che anche io viva la mia resurrezione.

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perdono

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